“QUAL È L’ETICA DELLA FEDERAZIONE DI ATLETICA LEGGERA?” La lettera di Achille Ventura al presidente Stefano Mei

Caro Presidente (Stefano Mei),
All’Assemblea Elettiva dell’8 settembre 2024 a Fiuggi, che democraticamente ti ha eletto, ricordo bene le tue prime parole, appena acclamato Presidente:
“Farò di tutto perché l’atletica vada avanti unita e più compatta possibile.”
Questa frase è riportata nella news della FIDAL, vedi:
Ricordo con chiarezza anche l’enfasi con cui hai annunciato la fine del tempo delle divisioni e l’inizio di una nuova stagione di pacificazione.
Mi riallaccio allora al titolo di questo post: qual è oggi l’ETICA praticata dalla FIDAL, della quale sei il massimo rappresentante, se subito dopo le elezioni è stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti di numerosi dirigenti che avevano espresso posizioni critiche o che non avevano sostenuto la tua candidatura?
Tra questi, nomi noti e stimati come la campionessa olimpica Gabriella Dorio, l’ex CT della nazionale Massimo Magnani, il vincitore della maratona di New York Giacomo Leone, e dirigenti di lunga esperienza come Carlo Stassano e Carlo Giordani.
Ti confesso che, trovando anche il mio nome in mezzo a questi protagonisti della nostra atletica, ho provato, paradossalmente, un certo orgoglio.
Permettimi una riflessione personale: più che una pacificazione, questa iniziativa ha dato l’impressione di una reazione punitiva.
Eppure, l’articolo al centro del procedimento, intitolato “Ti piace vincere facile?”, rientrava, a mio avviso, nei limiti di una normale dialettica da campagna elettorale, come chiunque può giudicare autonomamente leggendo il testo:
Mi chiedo: forse non sarebbe stato più coerente con lo spirito delle tue dichiarazioni iniziali promuovere una vera riconciliazione, come avevi solennemente annunciato davanti a una platea di oltre 900 tra dirigenti, atleti e tecnici?
Invece, la FIDAL ha avviato un’azione disciplinare sfociata nella sentenza del Tribunale Federale, pubblicata l’8 aprile 2025, che ha comminato squalifiche (da 20 a 30 giorni) a 21 dirigenti e sanzioni economiche a 13 società.
Chi fosse interessato, può consultare la decisione qui:
Caro Presidente, questa è la stessa impostazione etica che, a mio avviso, non ti ha mai portato a riconoscere pubblicamente che le cinque medaglie d’oro conquistate a Tokyo furono anche il frutto del lavoro svolto negli anni precedenti alla tua elezione.
Anzi, hai spesso rivendicato il merito di aver “cambiato tutto” in soli sei mesi, traguardando quei risultati straordinari.
Ti ricorderai quando, nel mio intervento in Assemblea, ti dissi:
“Abbi almeno l’onestà intellettuale di dire che queste medaglie erano anche frutto del lavoro svolto prima di te.”
Un’affermazione che trovò l’assenso di molti presenti, profondi conoscitori della nostra disciplina e consapevoli che per formare un campione servono anni, non mesi.
Ecco perché, a distanza di tempo, constato che l’ETICA della tua gestione, caro Presidente, appare in continuità con quel modo di intendere il ruolo che il grande Alberto Sordi, nel film Il Marchese del Grillo, riassumeva ironicamente nella celebre battuta:
“Io so’ io… e voi nun siete niente.”
(che mi permetto di citare solo come provocazione culturale, non certo come offesa personale).
Da democratico, riconosco la tua piena legittimità alla guida della Federazione e non nego i risultati ottenuti dagli atleti italiani negli ultimi anni.
Ma, da uomo di sport, sento il dovere di aggiungere che questi risultati sono anche e soprattutto il frutto del lavoro quotidiano, silenzioso e generoso delle società di base, che sul territorio — spesso lontano dai riflettori — crescono ogni giorno quella che possiamo definire, con orgoglio, “la meglio gioventù”.
Concludo questo mio scritto con due — permettimi, Presidente — simpatiche considerazioni:
1. Ormai seguo distrattamente le notizie relative al Consiglio Federale, ma non mi è sfuggita quella riguardante l’approvazione della variazione del tuo compenso: da 36.000,00 euro annui a 150.000,00. Viste le difficoltà di budget della FIDAL e delle società, mi consola sapere che la multa di 500,00 euro inflitta alla mia società potrà contribuire, seppur minimamente, al tuo nuovo emolumento.
2. Sempre da fonti giornalistiche, ho letto che sarebbe prossima una convocazione di Assemblea Straordinaria delle società per modificare lo Statuto, portando il numero massimo di mandati del Presidente da due a tre. Ti suggerisco come data per l’assemblea — magari ancora a Fiuggi — domenica 7 settembre, nel pieno dell’attività agonistica. Ma forse è un suggerimento superfluo.
Un caro saluto, gridando sempre FORZA AZZURRI e VIVA L’ATLETICA
Achille Ventura

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